Chi ha cancellato la primavera dalle nostre vite? No, Marina Rei non c’entra.. 🙂
Più verosimilmente dobbiamo orientare il nostro sguardo verso i cambiamenti climatici e gli effetti estremi sempre più intensi e frequenti di origine antropica.
L’anticiclone africano Scipione, che raggiungerà le regioni dell’Italia centro-meridionale da domani, si manifesterà con temperature inedite per la stagione. Si raggiungeranno i 40°. Un fine maggio-inizio giugno così caldo non si registrava da almeno 20 anni.
E’ l’ennesima conferma, dunque, del processo di tropicalizzazione delle temperature medie che obbligherà sempre più le città del Mezzogiorno a strategici ed ecosistemici interventi di mitigazione e di adattamento. Le ondate di calore colpiscono già e colpiranno sempre più bambini, anziani, persone malate e fragili, che necessitano di ambienti freschi e salubri.
Nello specifico, in Puglia e in Sicilia sono in fortissimo aumento – ed è un dato molto preoccupante – le notti tropicali, ossia quando si superano in media i 20°, che non permettono alle città un raffrescamento naturale determinando poi, incrementalmente, giornate sempre più calde.
La risposta, pertanto, non è accendere il 2 giugno l’aria condizionata e spegnerla il 2 settembre – con bollette, conseguentemente, sempre più alte e ingestibili – ma esigere politiche pubbliche ed ecologiche di ampio respiro che trasformino le nostre città in scrigni di naturalità e biodiversità. O rendiamo carbon neutral le nostre città entro il 2030 o siamo destinati ad emigrare in habitat più ospitali..
Dobbiamo piangere le prime vittime climatiche del Mezzogiorno per esigere risposte credibili e autorevoli dai nostri Sindaci o riusciamo a diventare cittadini consapevoli prima di essere tutti bruciati vivi dai cambiamenti climatici?